Abbazia benedettina
La chiesa di San Benedetto è situata all'interno del centro storico del
piccolo borgo murato di San Benedetto in Perillis, nella parte più alta
del paese. È tra le più antiche d'Abruzzo e testimonia la presenza di
un'antica ed importante struttura abbaziale benedettina ad essa
connessa, che molto contribuì alla diffusione del monachesimo
nell'ambito della provincia aquilana. L'abbazia sorse in località
"Perello", da cui prese origine anche il toponimo, e attorno ad essa si
sviluppò l'originario borgo mediante l'insediamento di una trentina di
famiglie longobarde. Il monastero era collocato in una posizione
strategica per i contatti tra le zone costiere e la montagna e divenne
abbazia nel 1074 ad opera di Trasmondo, Vescovo di Valva. La chiesa fu
per un periodo sconsacrata a causa dell'eccidio di sette persone
avvenuto al suo interno e venne riconsacrata nel 1345. L'edificio si fa
risalire all'VIII-IX secolo e, dopo una serie di rimaneggiamenti
succedutisi nel corso dei secoli, nel 1973 è stato restaurato a cura
della Soprintendenza. L'intervento ha smantellato la veste barocca
riportando alla luce le strutture medievali. L'interno, a tre navate,
presenta elementi romanici e gotici. Varie volte, nel corso del tempo, è
stato cambiato il lato d'accesso della chiesa; nella zona absidale in
precedenza era stato collocato il portale d'ingresso, di cui rimangono
alcuni resti, assieme ad un campanile a vela e ad una scultura
rappresentante un'oscura creatura, il Bigatto, che i Templari
utilizzavano per rappresentare il diavolo. La chiesa è coperta da un
soffitto ligneo e contiene tracce di preziosi affreschi, oltre ad una
croce d'argento dorata del XIV secolo di scuola sulmonese. La facciata
colpisce per la presenza del particolare loggiato pensile con quattro
archi, esempio unico in Abruzzo, rintracciabile invece in Umbria in
alcune chiese del ducato longobardo di Spoleto. Il portale è ornato da
un'interessante e rara croce longobarda.